Quali sono le tecniche di PNL che devi assolutamente sapere?
La mia risposta potrebbe essere poco bella ed è “devi sapere tutte le tecniche di PNL!”
Infatti, come sostengono i presupposti della PNL, l’elemento più flessibile di un sistema, è l’elemento che controlla il sistema stesso.
Quindi più tecniche di PNL conosci e più sei flessibile e quindi puoi controllare più facilmente il sistema.
Ma Simone, se dovessi trasferiti su di un’isola deserta sulla quale puoi portare solo 6 tecniche di PNL, quali sarebbero queste tecniche?
Bella domanda.
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Ora lascia che ti risponda alla domanda, elencandoti le tecniche di PNL che devi assolutamente sapere per migliorare la tua vita e il perché di questa mia scelta.
Introduzione alle tecniche di PNL che devi assolutamente conoscere
Innanzitutto voglio fare una distinzione.
La programmazione neuro linguistica può essere utilizzata su te stesso, ossia per migliorare la tua vita e i tuoi problemi specifici.
Inoltre la PNL può anche essere utilizzata con gli altri.
Nota bene la distinzione su te stesso e con gli altri, non sugli altri!
Utilizzare le tecniche di PNL con gli altri significa utilizzarle a scopo di bene, per aiutare le persone a migliorare la loro vita e i loro problemi specifici.
In questo articolo ti elencherò alcune tecniche che possono essere utilizzate sia su te stesso sia con gli altri.
Scopriamole assieme.
Tecniche di PNL da sapere: 1 – Rapport
Il rapport è la base di qualsiasi tuo problema.
Hai qualsiasi problema personale?
È colpa del rapport.
Hai un problema relazionale?
È colpa del rapport.
Milton H. Erickson, per alcuni il padre dell’ipnosi moderna, diceva che “i pazienti sono pazienti perché non sono in rapport con il loro inconscio”.
Quindi ogni tuo problema personale è scaturito dal tuo non essere in rapport con il tuo inconscio.
Inoltre tutti i problemi relazionali, sia di coppia, sia con amici, colleghi o quant’altro, sono dovuti alla non sufficiente qualità di rapport nella relazione.
Il rapport è una tecnica della PNL che serve in particolare nelle relazioni.
Per relazioni, non mi riferisco unicamente alle relazioni sentimentali, bensì a tutte le situazioni in cui vi è un’interazione tra una o più persone.
Per esempio nelle situazioni tra:
- marito e moglie e fidanzato e fidanzata;
- manager e collaboratore;
- formatore e studente;
- coach e cliente;
- dottore e paziente;
- cameriere e cliente;
- amico e amico;
- genitore e figlio;
- eccetera.
Ma che cosa è il rapport?
Il rapport è uno stato di reattività inconscia tra due o più persone.
Mamma mia che complicazione.
Lascia che ti spieghi.
Prima di tutto tieni presente che il rapport è qualche cosa che facciamo naturalmente e inconsciamente.
Il fatto di conoscere come si esegue, ti permette quindi di trasformare una tua conoscenza inconscia in una conoscenza conscia.
In questo modo la puoi applicare quando serve e non applicare quando non serve più.
Certo ci sono anche situazioni in cui è necessario non applicare o rompere il rapport, ma questo sarà tema di un approfondimento futuro.
Immagina un adulto, magari uno grande come Tony Robbins, relazionarsi con un bambino.
Come si comporta questo adulto?
Probabilmente si abbasserà il più possibile per essere all’altezza del bambino.
Inoltre modificherà la sua voce e, invece di utilizzare la parola autovettura, utilizzerà magari un termine più infantile quale per esempio la brum brum.
Questo fenomeno comunicativo accade generalmente inconsciamente e permette di creare una relazione caratterizzata da un rapporto di fiducia reciproca, di armonia e di cooperazione.
Nel momento in cui tu applichi il rapport, ti assicuri quindi di creare relazioni caratterizzate da questo stato di fiducia, armonia e cooperazione.
Personalmente sono un fan di questa tecnica.
La applico ogniqualvolta mi relaziono con le persone, con l’obiettivo di permettere loro di avere un’esperienza positiva mentre si relazionano con me.
L’efficacia dello strumento la noto spesso nelle testimonianze che i miei clienti mi scrivono dopo aver lavorato assieme.
Molto spesso i clienti denotano rispetto, empatia, capacità di metterli a proprio agio, interesse nei loro confronti, eccetera.
Tutto questo è scaturito dal rapport.
Nota bene: il rapport va implementato con arte e con l’intenzione positiva di fare assolutamente solo del bene alla persona con la quale lo stai applicando.
In caso contrario arrischi di ottenere proprio l’effetto opposto.
Tecniche di PNL da sapere: 2 – Milton model
Milton model, ecco il mio modello di comunicazione preferito.
Il Milton Model è un modello di comunicazione fantastico che è stato modellato dall’ipnosi, in particolare da Milton H. Erickson, probabilmente il più grande ipnoterpista della storia.
Esso è composta da più o meno una ventina di pattern linguistici.
La particolarità di questi pattern linguistici è che superano il fattore critico, quella parte di te che accetta o rigetta le informazioni, e arrivano direttamente all’inconscio.
Questo modello è utilizzato oggi giorno in varie situazioni, quali:
- l’ipnosi e i processi di cambiamento;
- lo story telling, ossia il raccontare storie;
- la vendita, la persuasione e il marketing in generale;
- la formazione;
- eccetera.
Molti di questi pattern linguistici li utilizzi inconsciamente.
Anche in questo caso quindi, come per il rapport, imparali ti permette di utilizzarli di proposito.
Ora perché una persona deve assolutamente conoscere questo modello di comunicazione?
Per diversi motivi.
Magari sei una mamma e vuoi raccontare una storia a tuo figlio piccolo per aiutarlo a superare la paura del primo giorno di scuola.
Oppure sei un papà e vuoi convincere tua figlia a mangiare i broccoli perché le fanno bene.
O magari sei un agente del cambiamento, un coach, un formatore o un ipnoterapista e vuoi aiutare il tuo cliente a liberarsi da una convinzione limitante o da un’emozione negativa.
Che ne dici poi se sei un venditore e, essendo sicuro che il tuo prodotto sia di altissima qualità, lo vuoi vendere ad un potenziale cliente in quanto ritieni che lui lo possa necessitare?
E se nessuna di queste situazioni fa al caso tuo, cosa ne dici d’imparare il Milton model per riconoscere quando qualcuno lo applica su di te?
Sono sicuro che ti è già capitato di essere al ristorante e di trovarti di fronte alla domanda: “vuoi dell’acqua naturale oppure gassata?”
E tu, che magari non vuoi nessuna delle due, ti senti come costretto a comperare l’acqua.
Ecco questo è uno dei pattern del Milton model in azione.
Una volta che lo riconosci, te ne puoi difendere.
“Beh sono sicuro che il Milton model è un modello di comunicazione molto importante che può migliorare la tua vita e quella degli altri.
Tutte le persone che lo hanno imparato dicono che è uno strumento etico e di altissima efficacia.
Non so se anche tu lo vuoi imparare ora oppure devi aspettare quando ti sei veramente convinto che hai bisogno di questo strumento, ora … resta tranquillo che non voglio che ti senti obbligato ad impararlo, forse quando è il momento giusto te ne accorgerai”.
Scusa mi sono lasciato prendere la mano.
Queste tre frasi sono ricche di Milton model.
Oltre a quanto scritto in grassetto riesci ad identificare altri pattern?
Lascia un commento semplice in fondo all’articolo.
Tecniche di PNL da sapere: 3 – Tecnica submodalità VAK
La tecnica submodalità VAK è una delle mie tecniche di PNL preferite grazie alla sua efficacia ed efficienza.
Infatti la tecnica permette di ottenere risultati immediati e straordinari.
La tecnica è un po’ tralasciata durante un corso standard PNL Practitioner, tant’è vero che non ha un nome vero e proprio, allora io ho deciso di chiamarla così: tecnica submodalità VAK.
Nei miei corsi, dato che reputo questa tecnica così potente, mi assicuro che il partecipante la apprenda in tutti i suoi aspetti.
Ma perché è importante conoscere questa tecnica?
Il primo motivo è teorico.
Le submodalità sono il linguaggio di codifica della realtà, assegnano quindi il significato agli eventi.
Cambiando le submodalità, cambi il significato che è stato assegnato alla realtà e quindi puoi cambiare quello che non ti piace della tua vita, per esempio le tue emozioni negative o le tue convinzioni limitanti.
Il secondo motivo te l’ho già detto: la tecnica è davvero molto efficace ed efficiente.
Un altro motivo è che personalmente utilizzo questa tecnica per numerosi scopi:
- nel coaching PNL e nell’ipnosi per guidare il mio cliente a rilasciare emozioni negative;
- con i miei nipotini quando si fanno male e voglio quindi aiutarli ad eliminare il dolore;
- nella vendita utilizzo questa tecnica come magic moment. Un magic moment è una situazione che lascia le persone a bocca aperta dalle abilità di una persona o di uno strumento di cambiamento, in questo caso la PNL.
Tecniche di PNL da sapere: 4 – Learning state
Il learning state è una straordinaria tecnica della PNL dai mille benefici.
Learning state tradotto in italiano significa semplicemente lo stato per imparare o apprendere.
Questa tecnica assume diversi nomi a dipendenza del contesto nel quale viene insegnata / utilizzata.
Per esempio nello sport e nelle arti marziali la tecnica è chiamata “the zone”.
Nella cultura hawaiana invece il suo nome è Hakalau e nelle forze di polizia americane “consapevolezza accresciuta” (heightened awerness).
La tecnica può essere utilizzata per numerose ragioni fra le quali:
- ridurre le emozioni negative, come per esempio l’ansia, la paura, l’insicurezza, eccetera;
- avere accresciuta consapevolezza di quello che accade;
- centrarsi nel qui ed ora;
- aumentare la concentrazione;
- ridurre il dialogo interno;
- rilassarsi e allo stesso tempo rimanere focalizzati;
- eccetera.
Gli ambiti di utilizzo del learning state
Grazie alla capacità di questa tecnica di ottenere tutti questi benefici, il learning state è utilizzato in numerosi contesti, primo fra tutti nell’apprendimento.
Attraverso l’uso del learning state infatti è possibile ampliare il tuo stato di consapevolezza e bloccare le emozioni negative, in questo modo la tua mente è più aperta a ricevere le informazioni.
Inoltre, i tuoi sensi sono più attivi e di conseguenza la tua abilità di recepire, utilizzare e archiviare le informazioni è superiore.
Nello sport la tecnica è utilizzata per entrare in quello stato di performance inconscio.
In quello stato dove l’inconscio si prende a carico l’esecuzione del movimento, senza che tu debba consciamente pensare a quello che devi fare.
Un esempio classico di questo contesto è lo swing del golf.
Così come nel golf, la tecnica è utilizzata anche nelle arti marziali per avere un’accresciuta capacità di anticipare i movimenti dell’avversario.
Il learning è anche utilizzato nelle situazioni dove è necessaria un’elevata capacità di calibrazione.
Per esempio durante le sessioni di coching o d’ipnosi oppure mentre sei di fronte al pubblico.
Infine, fra le altre cose, il learning state è anche un importante strumento per rilassarsi.
La tecnica è infatti utilizzata anche nell”auto ipnosi, per il rilassamento, per la meditazione, eccetera.
Tecniche di PNL da sapere: 5 – Integrazione delle parti
L’integrazione delle parti è una tecnica molto molto potente della PNL.
Descrivo la tecnica in questo modo perché questo strumento all’apparenza semplice, contiene al suo interno ben tre reframing.
Questa tecnica è utilizzabile quando ci sono due o più parti in conflitto.
Per parti intendo parti di te.
Forse ti sarà già capitato di dire che da una parte vuoi cambiare un aspetto di te, mentre dall’altra vuoi mantenere lo status quo.
Questo tipo di conflitto, è chiamato in programmazione neuro linguistica un conflitto fra parti.
Metaforicamente la mente è composta da parti.
Ognuna di queste parti ha il proprio modo di vedere il mondo e di comportarsi.
Può capitare quindi che una parte la pensi in modo diverso da un’altra e agisca di conseguenza.
I possibili tipi di conflitto fra parti sono il conflitto “verso a – verso a” e il conflitto “via da – via da”.
Scopriamoli assieme.
Conflitto “verso a – verso a”.
Nel conflitto “verso a – verso a” una parte vuole ottenere qualcosa e quindi si comporta per fare in modo di averlo.
L’altra parte invece vuole ottenere un’altra cosa e, di conseguenza, si comporta in un altro modo per cercare di ottenerlo.
Esempi di questa situazione includono per esempio:
- una parte vuole avere una relazione, l’altra vuole essere single;
- una parte vuole rilassarsi fumando, l’altra vuole essere sana;
- una parte vuole mantenere l’attuale lavoro in azienda, l’altra vuole essere un imprenditore.
Conflitto “verso a – via da”.
Il secondo tipo di conflitto generato dalle parti è quello “verso a – via da”.
In questo conflitto una parte vuole ottenere qualcosa e si comporta in modo da raggiungerlo.
L’altra parte invece vuole allontanarsi da questo qualcosa e, in questo caso, agisce in modo da liberarsene.
Esempi di questo tipo di conflitto includono:
- una parte vuole sentirsi integrata nel gruppo di amici e genera quindi la necessità di fumare, l’altra invece vuole liberarsi dalla dipendenza della sigaretta;
- una parte vuole continuare a lavorare per guadagnarsi da vivere, l’altra vuole invece smettere di lavorare;
- una parte vuole mantenere unita la sua famiglia, l’altra vuole liberarsi dal peso di essere in una relazione difficile.
A mio modo di vedere, i processi di cambiamento sono sempre caratterizzati da due parti.
La parte che non vuole più la situazione indesiderata e la parte che continua a causare la situazione indesiderata.
Attraverso la tecnica integrazione delle parti è possibile quindi riunire metaforicamente le parti in conflitto e ottenere una relazione più armoniosa all’interno del sistema.
Questa relazione sarà caratterizzata da collaborazione e sintonia tra le varie parti.
Tecniche di PNL da sapere: 6 – TIME Techniques
Le TIME techniques sono uno strumento per viaggiare metaforicamente nel tempo.
TIME è l’acronimo di Time Integration for Maximum Empowerment, o in italiano integrazione del tempo per la massima responsabilizzazione.
Ora, molto spesso, i termini PNL sono complicati e sembra che non vogliano dire niente.
Ecco, mi sembra anche questo il caso, infatti utilizzo unicamente questo termine complicato perché sono autorizzato a farlo, a differenza di altri marchi che sono registrati e non si possono utilizzare liberamente.
Ma torniamo alle nostre TIME Techniques.
Queste tecniche sono utilizzato per:
- eliminare specifici problemi del passato;
- rilasciare emozioni negative;
- rivalutare decisioni limitanti che sono la radice di convinzioni limitanti;
- eliminare l’ansia relativa ad eventi futuri;
- posizionare i tuoi obiettivi nel futuro;
- cambiare l’organizzazione del tempo.
TIME Techniques per il rilascio di emozioni negative
Le TIME Techniques sono per me uno strumento fenomenale, in particolare la tecnica per il rilascio di emozioni negative.
Questa è la tecnica numero 6 ed è una sorta di ipnoterpista portatile che puoi avere sempre con te.
Essa si basa sulla Gestalt, che oltre ad essere un filone della psicologia, è anche una teoria su come i ricordi si organizzano nel tempo.
Per spiegarti permettimi di farti un esempio legato all’emozione negativa paura.
Immagina la tua linea del tempo come una cordicella.
Ora se prendi la tua cordicella e la sorreggi con due dita tenendola da un capo, questa cordicella, a causa della forza di gravità, penzolerà verso il basso.
Supponiamo ora che quando avevi sei anni sei stato obbligato a prender parte alla recita scolastica, durante la quale hai dovuto parlare di fronte a tutti i genitori.
Durante questa recita ti sei bloccato di fronte al pubblico e non sei riuscito a recitare.
In questa situazione hai provato per la prima volta l’emozione paura.
Questa situazione è anche chiamata la radice dell’emozione negativa.
Immagina quindi che questa emozione venga rappresentata sulla tua cordicella con un nodo nella parte inferiore.
Con il proseguire degli anni, è inevitabile che percepirai ancora la stessa emozione negativa in numerosi eventi della tua vita.
Questa paura, negli eventi successivi alla radice dell’emozione negativa, e rappresentata come una biglia inserita nella cordicella e che è sorretta dal nodo.
Ad ogni evento una nuova biglia.
A ragione di questo motivo, così come la cordicella diventa più pesante, la paura diventa sempre più intesa.
La teoria della Gestalt sostiene che eliminando la radice dell’emozione negativa permette di rilasciare tutta l’emozione che si è accumulata sulla linea del tempo.
Metaforicamente è quindi come sciogliere il nodo della cordicella.
Una volta sciolto il nodo, tutte le biglie vengono rilasciate.
Il rilascio dell’emozione negativa è talmente potente che a volte il cliente non riesce più a ricordare un solo evento nel quale ha percepito l’emozione negativa.
Un giorno un cliente mi disse che ricercare l’emozione negativa nella sua storia personale, era come cercare in una grandissima biblioteca un libro, senza conoscere il titolo del libro che si sta cercando.
Conclusione sulle 6 tecniche di PNL da sapere
Eccoci quasi al termine di questo articolo relativo alle 6 tecniche di PNL che devi assolutamente conoscere per migliorare la tua vita.
Queste che ti ho elencato sono 6 delle tecniche che preferisco della programmazione neuro linguistica.
Giornalmente applico almeno una di queste tecniche sia su me stesso sia con i miei clienti.
Alcune di queste tecniche di PNL sono molto molto semplici da utilizzare in quanto inconsciamente le utilizzi già.
Altre invece richiedono un po’ più di conoscenze e di pratica.
Puoi iniziare a scoprire alcune tecniche di PNL scaricando il mio report PNL gratis Vivi la tua vita in modo straordinario con la PNL.
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Nel gruppo incontrerai altri appassionati di PNL come te e potrai raccontarci della tua esperienza.
Ciao e fa’ la differenza che fa la differenza.
Simone