Conoscere i segreti del successo è uno degli aspetti che ti può condurre a vivere una vita meravigliosa.
Vuoi imparare delle tecniche specifiche per vivere una vita meravigliosa? Scarica questo report gratis sulla PNL, t’insegnerà a migliorare sin da subito la tua vita: Vivi la tua vita in modo straordinario con la PNL.
Benvenuto alla serie “Le 5 migliori tecniche PNL”.
In questa serie di articoli elencherò le 5 migliori tecniche PNL per raggiungere un obiettivo o risolvere un problema specifico.
In questo articolo mi focalizzerò sul successo e più che di tecniche, ti spiegherò i principi del successo della PNL, o come li ho chiamati io in questo post, i cinque segreti.
Procediamo quindi con ordine.
Innanzitutto, prima di scoprire quali sono questi cinque segreti del successo, lascia che ti offra la possibilità di decidere che cosa significa successo per te.
La parola successo in programmazione neuro linguistica (PNL) è considerata una nominalizzazione.
A ragione di questo motivo la parola è talmente astratta che ognuno la può interpretare come meglio crede, per cui successo potrebbe significare:
- diventare ricchi;
- diventare un dirigente di un’azienda famosa;
- vivere in una casa, con moglie, figli, cane e giardino;
- avere la libertà finanziaria;
- girare il mondo per lavoro;
- e così via.
Puoi quindi sentirti libero di assegnare il significato che meglio preferisci alla parola successo.
Una vita trascinato dalla corrente
Nella mia vita, fino ad una certa età, sono stato trasportato dalla corrente. Non decidevo niente e a quel tempo mi andava bene così, anche se ripensandoci non è vero!
La scuola
La scuola che dovevo frequentare era chiaramente scelta dallo stato, per lo meno le scuole obbligatorie.
Andavo a scuola perché era obbligatorio e non avevo nessuna passione per quello che facevo, se non che per l’ora di ginnastica.
Successivamente, quando è stato il momento di scegliere se andare a lavorare o proseguire i miei studi, mi sono lasciato influenzare da mia sorella, di due anni più grande di me, che aveva proseguito i suoi studi e dalla volontà dei miei genitori.
La corrente mi ha così portato ad iscrivermi ad una scuola, chiaramente ho scelto quella più facile, ma che non sapevo dove mi avrebbe portato.
Per l’università la stessa cosa, l’unica differenza è che ho deciso di iscrivermi all’università solo per mantenere una promessa che avevo fatto a mio papà molti anni prima.
Infatti quando avevo 17 anni, volevo andare alla Street Parade, un techno party che si svolge annualmente a Zurigo e che coinvolge un milione di persone circa.
Siccome non avevo ancora 18 anni, mio papà mi disse: “Se vuoi andare a quella festa, devi promettermi che andrai all’università”.
In questo modo sono finito all’Università, e al techno party, e ho scelto la facoltà più semplice e vicina a casa.
Il lavoro
Anche per il lavoro era la stessa cosa: trasportato dalla corrente. Terminata l’università, o meglio quasi al termine, un mio amico mi ha chiesto se potevo aiutarlo nel suo lavoro.
Divenni così un manovale che montava porte e finestre sui cantieri: devo ammettere che l’aver studiato economia, non mi aiutava molto in questa professione, allo stesso modo mi andava bene così, ero “felice”.
Poi un giorno d’inverno, appena rientrato dal cantiere bagnato fradicio e congelato, un altro amico mi scrive un messaggio per informarmi che nella banca dove lavorava, c’erano 3 posizioni libere, nel suo stesso ufficio, e così ho inoltrato il mio curriculum vitae e la lettera di candidatura.
Dopo 3-4 colloqui, senza neanche sapere quali fossero le mie mansioni per quel lavoro, ho iniziato a lavorare come revisore interno: non avevo nessuna idea di cosa si trattasse, credevo aveva a che fare con la contabilità. Nulla di tutto questo, per fortuna.
Gli hobby
Anche per gli hobby la stessa cosa.
Un giorno mio papà mi ha portato a fare un allenamento di calcio, era un mercoledì pomeriggio.
Senza neanche sapere il perché, ogni mercoledì pomeriggio ero sul campo da calcio, poi ogni martedì e giovedì, infine ogni lunedì, mercoledì e venerdì con la partita alla domenica.
Giocavo a calcio perché quel mercoledì mio papà mi aveva portato lì, all’allenamento. Non so neanche se mi piaceva fare quello che facevo, gli allenamenti, la partita, …
Solo più tardi la mia passione per il gioco del calcio si è sviluppata, quando ho avuto la possibilità di essere un leader per i miei compagni e di capire meglio me stesso.
Ma lasciamo il calcio a parte per questo articolo, magari ti racconterò di più in un altro post di questa mia avventura.
La domanda
La mia vita andava avanti in questo modo, trascinato dalla corrente, dagli eventi e dalle persone che ruotavano attorno alla mia vita.
L’unica domanda che avevo in testa era:
“Ma è possibile che la vita sia tutta qui?”
Ora, non è che non ero felice, anzi! Le scelte che i miei genitori avevano fatto per me si erano rivelate più che azzeccate.
Allo stesso tempo non avevo il controllo della mia vita: stavo vivendo ad effetto degli eventi, non a causa.
Segreto del successo #1 – Conosci il tuo obiettivo
Il primo dei 5 segreti del successo è propio la risposta a questa mia domanda: “Ma è possibile che la vita sia tutta qui?”.
Nel 2007 sono stato a Singapore per un viaggio di lavoro della durata di tre settimane.
Immediatamente mi sono innamorato di questa città meravigliosa.
Già dal viaggio dall’aeroporto al centro città, ho capito che lì era il posto in cui dovevo vivere.
Ordine, sicurezza e pulizia, grattacieli maestosi e luccicanti, cultura asiatica altamente influenzata dall’occidente, cibo delizioso e temperature tropicali.
In quel giorno ho scoperto la bellezza e l’importanza di avere un obiettivo nella vita, di lottare per qualche cosa in cui credevo, di lasciarmi trasportare dall’amore e dalla passione per una città.
Insomma ho scoperto la bellezza di lottare per i miei sogni.
Ho quindi definito il mio primo vero obiettivo che era qualche cosa del genere:
“Voglio trasferirmi a Singapore e lavorare come internal auditor in una banca che mi paghi l’affitto dell’appartamento in un grattacielo in centro città.”
Ora, a quel tempo non avevo le stesse conoscenze che ho attualmente di PNL, e il mio obiettivo non era definito proprio in maniera ben formata.
Allo stesso tempo, avere definito il mio obiettivo, mi ha permesso di ottenere il successo che desideravo ed iniziare a vivere una vita ricca di significato!
Il primo dei segreti del successo è quindi: conosci il tuo obiettivo!
Segreto del successo #2 – Compi azioni reali
È sufficiente definire l’obiettivo per ottenere il tuo successo? Assolutamente no!
Ci sono alcune filosofie di pensiero che dicono che ti basta definire un obiettivo e poi visualizzarne il suo raggiungimento e la cosa è fatta.
Questo non è il mio modo di vedere le cose e non è neanche uno dei segreti del successo.
Infatti per trasferirmi a Singapore ho iniziato a compiere delle azioni, azioni che credevo mi avrebbero portato al raggiungimento del mio obiettivo.
Innanzitutto ho riscritto il mio curriculum vitae e l’ho allineato ai requisiti asiatici, infatti culture diverse, prevedono contenuti diversi nel cv.
Dopodiché mi sono iscritto ad un corso di inglese per portare le mie conoscenze al livello successivo.
Oltre a ciò, regolarmente, chiamavo le risorse umane della mia banca a Singapore, in modo da mantenere una relazione positiva e da testare il terreno per eventuali posizioni aperte.
Infine, fra le altre cose, ricercavo posti di lavoro a Singapore, inoltravo la mia candidatura in caso trovavo delle posizioni aperte e la mia auto candidatura se non vi erano posizioni disponibili.
Il secondo dei segreti del successo è quindi: compi azioni reali!
Segreto del successo #3 – Poni attenzione ai risultati che ottieni
Complimenti Simone, ti potrai dire nella tua testa, hai definito l’obiettivo e stai lavorando sodo per raggiungerlo, ora non ti resta che attendere il momento giusto.
È davvero così?
Assolutamente no.
Questo non è sufficiente a raggiungere gli obiettivi.
Per avere successo non siamo neanche a metà strada.
Ricorda Albert Einstein sosteneva che:
“Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi”.
Colloquio dopo colloquio, risposta negativa dopo risposta negativa, mi sono accordo che qualche cosa non funzionava.
Ho quindi iniziato a fare una riflessione sulle risposte fornitemi dagli head hunter, o in italiano cacciatori di teste, e dai responsabili delle risorse umane.
Fra le altre cose denotavano:
- lingua inglese insufficiente;
- conoscenze di mandarino insufficienti;
- assenza di certificati specifici della professione;
- e così via.
A questo punto mi sono dato per sconfitto.
Ma davvero Simone?!? No, assolutamente no.
Ho fatto tesoro di tutti gli insuccessi che ho avuto, o, come li chiamiamo in PNL, di tutti i feedback.
Ricorda, in PNL non esiste il fallimento, solo il feedback.
Mi sono quindi chiesto:
- Che cosa posso imparare d’importante da questi feedback?
- Che cosa posso fare di diverso per raggiungere il mio obiettivo?
- Come posso colmare queste mie lacune?
Ho quindi deciso, fra le altre cose, di (i) migliorare ulteriormente il mio inglese, (ii) ottenere il certificato Certified Internal audit, (iii) ottenere il Certified in Control Self Assessment, e così via.
Ero talmente focalizzato a raggiungere il mio obiettivo che i miei colleghi erano impressionati dalla mia determinazione.
Pensa che per l’ottenimento dei certificati, conoscevo quattro libri, e per libri intendo quei tomi simili a dei dizionari, a memoria.
Addirittura, mi bastava leggere le risposte alle domande a scelta multipla e io ero in grado di sapere quale era la domanda posta.
Il terzo dei segreti del successo è quindi: poni attenzione ai risultati che ottieni!
Segreto del successo #4 – Sii desideroso di cambiare
Un altro feedback importantissimo del quale feci tesoro, mi fece inizialmente un male orrendo.
Ero stato nominato a carico di un gruppo di lavoro e, durante una missione di audit, così venivano chiamate le nostre attività, presi una bella stangata.
Ora, il fatto che si parla di missione di audit, a me faceva ricordare l’esercito, un gruppo segreto in missione, Tom Cruise nei suoi famosi film, o qualche cosa di simile.
Oltre a ciò, da bambino amavo tutto quello che aveva a che vedere con il militare e la polizia, pensa te che il mio sogno era di lavorare per lo SWAT Team di New York.
Queste due situazioni mi avevano fatto credere che il miglior modo per guidare un team, era attraverso degli ordini chiari e autoritari. Mai mi sono sbagliato di più!
Passai quindi tre settimane alle Bahamas a gestire il mio team in questo modo e ti lascio solo immaginare la felicità dei miei colleghi.
Al 31.12 di quello stesso anno, il giorno della valutazione del raggiungimento dei miei obiettivi, arrivò la sorpresa: capacità di gestire un team sotto alle aspettative!
Ma guarda un po’ con che coraggio il mio capo osa dirmi queste cose!
Esplosi immediatamente in mia difesa, senza filtri, senza nessun rispetto del mio capo e dei miei colleghi, che erano stati guidati da un comandate dei navy seals, piuttosto che da un vero leader.
Poi, quella sera tornato a casa con le orecchie basse, iniziai la mia riflessione.
Impiegai un paio di settimane ad inghiottire il boccone e a farmi passare la rabbia che avevo dentro di me.
Poi, come spesso accade nel mio caso, mi sono rimboccato le maniche.
Ho definito un programma di sviluppo personale per migliorare le mie capacità di leadership e, grazie a questo programma, mi sono immerso per davvero nella PNL, nella crescita personale e nel coaching, con l’obiettivo di migliorare le mie capacità di gestione di un team.
Ero desideroso di cambiare me stesso, di crescere, di migliorarmi e di raggiungere gli obiettivi aziendali entro l’anno successivo.
Il raggiungimento di questi obiettivi mi avrebbero permesso di avvicinarmi ancora di più al mio successo: trasferirmi a Singapore.
Il quarto dei segreti del successo è quindi: sii desideroso di cambiare!
Segreto del successo #5 – Focalizzati sull’eccellenza psicologica e fisiologica
Lascia che ti racconti una storia nella storia.
Michael Jordan è stato uno dei più importanti e forti giocatori di basket della storia.
È stato uno dei cestisti con la più alta capacità di fare canestro e, addirittura, grazie a lui, l’NBA, il campionato di basket degli Stati Uniti, è stato conosciuto in tutto il mondo.
Michael Jordan detiene il record nell’NBA per la media più alta di punti in una stagione, 30.12 punti a partita, e per la media più alta di punti durante i playoff, 33.45 punti a partita.
Ora, lo sai quale è stato il grado di successo nei tiri liberi di Michael Jordan?
Beh se non lo sai te lo dico io, il suo grado di successo era inferiore al 60%.
Sensazionale vero? Eppure è il migliore, ma sbaglia quasi un tiro su due.
Ciononostante Michael Jordan continuava ad applicare la psicologia e la fisiologia dell’eccellenza.
E qui voglio fare un appunto: dell’eccellenza, non della perfezione. Non devi ambire ad essere perfetto ma devi ambire a:
- la psicologia dell’eccellenza relativa alle tue performance: quello che credi, influenza come ti senti. Come ti senti influenza quello che fai. Quello che fai influenza i risultati che ottieni;
- la psicologia dell’eccellenza relativa al feedback: non esiste il fallimento, solo il feedback;
- la fisiologia dell’eccellenza, meglio conosciuta come la catena dell’eccellenza: la tua respirazione influenza la tua fisiologia. La fisiologia influenza il tuo stato. Il tuo stato influenza i risultati che ottieni.
In tutto quello che facevo per raggiungere il mio obiettivo, ero costantemente focalizzato sulla psicologia e sulla fisiologia dell’eccellenza.
Utilizzavo la PNL, e tutte le strategie di crescita personale che conoscevo, per liberarmi dalle convinzioni limitanti e dalle emozioni negative che m’impedivano di raggiungere il mio successo.
Tra queste c’erano convinzioni come per esempio:
- Sono un occidentale e non mi assumeranno mai;
- Stanno limitando sempre di più gli espatriati a Singapore, ciò significa che non troverò mai lavoro;
- Non ho sufficiente esperienza di lavoro per lavorare in Asia;
- e così via.
Inoltre dovevo affrontare anche le mie paure:
- Riuscirò a trovare dei nuovi amici?
- Riuscirò ad ambientarmi con le persone locali?
- Come farò a mantenere i contatti con i miei amici in Svizzera?
- e così via.
Infine, durante i colloqui di lavoro, durante i momenti di difficoltà e in qualsiasi momento ne avevo bisogno, mi affidavo all’eccellenza fisiologica, la catena dell’eccellenza, per ottenere uno stato a supporto delle mie performance.
Il quinto dei segreti del successo è quindi: focalizzati sull’eccellenza psicologica e fisiologica!
Segreto del successo #6 – Never give up (personale)
Personalmente devo fare un’aggiunta a questi 5 segreti del successo.
Questa aggiunta è il mio segreto o, per lo meno, un aspetto in cui credo tantissimo.
Pensa che sono atterrato a Singapore il 28.12.2011, ho quindi impiegato ben 2’136 giorni a raggiungere il mio obiettivo.
In questo lungo periodo non ho mai mollato, non ho mai smesso di credere nel mio obiettivo e nei miei sogni.
Ho sempre fatto il possibile per dare il massimo e non arrendermi e questa è una delle strategie che ha pagato di più nella mia vita, nel processo di raggiungimento degli obiettivi e dei miei sogni.
Phillip Sweet dice:
“Stay true to yourself, yet always be open to learn. Work hard, and never give up on your dreams, even when nobody else believes they can come true but you.”
In italiano questa citazione potrebbe essere tradotta in questo modo:
Rimani te stesso e sempre aperto ad imparare. Lavora duro, non abbandonare mai i tuoi sogni, neanche quando nessun altro all’infuori di te crede che possano diventare realtà.”
Il sesto dei segreti del successo è quindi: non mollare mai!
Siamo quindi quasi giunti alla fine di questo articolo, devo dire che scriverlo mi è piaciuto un sacco e spero che la sua lettura ti abbia ispirato.
Se vuoi iniziare a vivere la tua vita in modo straordinario sin da subito puoi scaricare ora il mio report gratuito: Vivi la tua vita in modo straordinario con la PNL.
Inoltre richiedi l’accesso al mio gruppo Facebook cliccando semplicemente su questo link PNL Coaching Club.
Nel gruppo incontrerai altri appassionati di PNL e ipnosi come te.
Potrai raccontarci della tua esperienza ed ottenere ulteriori informazioni su come migliorare la tua vita.
Ciao e fa’ la differenza che fa la differenza.
Simone