Sicuramente ti sarà già capitato di sentire il tuo cliente utilizzare le metafore per descrivere la sua situazione attuale o la situazione desiderata.
Alcuni esempi di metafore che i miei clienti utilizzano per descrivere la loro situazione attuale includono:
- la vita è una guerra;
- la mia relazione è una gabbia dorata;
- il mio lavoro è come essere sulla ruota del criceto;
- la vita è un labirinto per topi;
- eccetera.
Le metafore che esprimono una situazione negativa sono generalmente supportate da convinzioni limitanti.
Queste sono spesso espresse attraverso l’utilizzo di una Complex Equivalance o in italiano un’Equivalenza Complessa.
La Complex Equivalence avviene nel momento in cui si rendono simili o uguali due cose che sono in realtà diverse, ossia quando A = B, per esempio:
- vita = guerra;
- relazione = gabbia dorata;
- lavoro = ruota del criceto;
- vita = labirinto per topi.
Come forse sai, attraverso l’utilizzo del Meta Model (Meta Modello) puoi aiutare a ragionare su questa relazione di uguaglianza attraverso l’utilizzo delle domande.
Nel caso vita = guerra potresti porre la domanda:
- In che modo la vita è una guerra?
Nello specifico caso delle metafore è però possibile utilizzare un metodo molto più elegante e meno diretto.
Come utilizzare le metafore
Milton Erickson era un terapista fenomenale nell’utilizzare le metafore per il cambiamento.
Egli utilizzava fra le sue altre tecniche anche questa.
Il metodo consiste nel utilizzare una metafora che si contrappone a quella del cliente.
In questo modo la metafora che esprimi si comporta come un virus inserito nella mente.
Questo virus va a distruggere la convinzione depotenziante, sostituendola con una potenziante.
Se all’apparenza questo metodo sembra essere molto aggressivo, in realtà è molto soft e, nella maggior parte dei casi, il cliente non si accorge neanche che stai facendo terapia con lui.
Vediamo come funziona.
Identifica le metafore
La prima cosa da fare è quella di identificare le metafore che il cliente utilizza.
Questo va fatto ascoltando attentamente e ponendo attenzione alle Complex Equivalence che utilizza.
A volte puoi anche stimolare il tuo cliente a svelare le sue metafore.
Supponiamo per esempio che lui ti stia parlando della sua vita in maniera negativa.
Nel momento che tu ritieni più opportuno potresti chiedergli:
- Coach: Ma se tu dovessi esprimere la tua vita utilizzando una metafora, come lo faresti?
Attraverso questa semplice domanda ci sono elevate probabilità che il tuo cliente scopri le sue carte e apra la porta per utilizzare le metafore durante la tua sessione di coaching.
Supponiamo che ti risponda:
- Cliente: La vita è una tempesta di sabbia nel deserto.
Creare una breve storia per utilizzare le metafore
A questo punto è il momento di inserire l’Amico Giuseppe nella discussione e una nuova metafora.
L’introduzione dell’Amico Giuseppe serve a rendere meno diretto il confronto.
Parlare inoltre di quello che pensa una terza persona è più difficile da controbattere in quanto questa persona è assente.
L’Amico Giuseppe è fondamentalmente il canale attraverso il quale impiantare il virus.
Giuseppe potrebbe essere un tuo amico, un filosofo, un altro tuo cliente, un artista, eccetera.
La metafora che introdurrai sarà una metafora positiva che contrasta quindi quella negativa del cliente.
In questo caso una metafora positiva sulla vita.
Tieni presente che più la metafora è astratta, più questo processo sarà efficace.
La metafora non è nient’altro che il virus da impiantare nella mente.
Per fare tutto questo devi semplicemente raccontare una storia simile a questa:
- Coach: A proposito, parlando della vita, l’altro giorno stavo leggendo un libro di un famoso scrittore del quale in questo momento mi sfugge il nome.
In particolare mi ha colpito un passaggio che non ho capito molto bene, l’autore stava parlando di situazioni belle e positive, ma a essere sincero non ho proprio capito cosa volesse comunicare.
In tutta onestà non ho proprio capito cosa volesse comunicare scrivendo “la vita è come la musica“.
Una volta inserito il virus fai una breve pausa.
Un aspetto importante è il framing (l’inquadratura) che devi assolutamente dare alla nuova metafora.
In questo caso il mio framing è stato: “l’autore stava parlando di situazioni belle e positive”.
Attraverso questo framing stai guidando il tuo cliente a pensare alla vita come una cosa bella e positiva”.
Calibra il cliente
Calibrare il cliente è il momento più delicato e difficile di tutta la tecnica.
Come sai la calibrazione e fatta ponendo attenzione al linguaggio verbale, para verbale e non verbale.
A questo punto sono possibili tre scenari:
La metafora ha immediatamente un effetto positivo
Il primo scenario è quello in cui la metafora ha immediatamente un effetto positivo.
Riconosci questo momento semplicemente dalla reazione del cliente.
I segni da notare sono il suo cambiamento di energia, egli infatti potrebbe avvicinarsi a te e la direzione della discussione cambiare verso il positivo.
Per esempio il tuo cliente potrebbe dirti:
- Cliente: Davvero interessante, non l’avevo mai considerata in questo modo.
Se questo dovesse essere il caso il cliente ha già svolto una parte del reframing della sua convinzione negativa.
A questo punto ti basta proseguire la sessione per esempio in questo modo:
- Coach: Ma cosa credi volesse comunicare di positivo l’autore?
Ottieni la sua risposta e testa se vi è altro di positivo in questo modo:
- Coach: E cos’altro credi che volesse comunicare in relazione al bello della vita?
Continua in questo modo fino al momento in cui il cliente non ha più altre idee o fino a quando lo ritieni appropriato.
Nella mia esperienza ho capito che è necessario porre un minimo di tre a un massimo di cinque domande di approfondimento.
In questo modo sposti l’attenzione sugli aspetti positivi della vita.
Nel momento in cui il cliente è carico di energia riallaccia la discussione alla sua problematica.
Che cosa ottieni facendo questo?
Esattamente! Un collasso di ancore.
Per fare il collasso puoi procedere in questo modo:
- Coach: Perfetto. E come potresti considerare la tua vita come la musica?
Se il reframing della convinzione limitante è avvenuto con successo e se l’ancora accatastata di elementi positivi è sufficientemente forte, è molto probabile che la tua domanda crei un forte cambiamento.
La metafora è immediatamente rigettata
Nel caso in cui la metafora è rigettata potresti notare i seguenti segnali.
Il cliente cruccia il volto e si allontana appoggiando la sua schiena allo schienale.
Oppure scuote la testa in segno di disapprovazione.
In questo caso devi essere molto veloce ed elegante e sviare la discussione.
Puoi fare questo per esempio in questo modo:
- Coach: Lasciamo però perdere quello che non capisco io, non siamo qui per me e torniamo quindi alla nostra discussione.
Mi stavi dicendo che…
Termina la frase riallacciandoti a quanto il tuo cliente ti stava comunicando prima di porti la sua metafora.
In questo modo non avrà il tempo di rigettare il virus in maniera completa.
Infatti la tua metafora si sedimenterà nella sua mente e inizierà a lavorare per aiutarlo a fare un reframing.
Il tuo ruolo in questo momento è quello di trovare altre opportunità per utilizzare le metafore fino al momento in cui lui è più aperto alla discussione.
La metafora non è né rigettata né accettata
In questo caso il tuo cliente potrebbe apparire un po’ confuso e dubbioso.
Potrebbe per esempio muovere le labbra in avanti, quasi a forma di bacio oppure strizzare leggermente uno o entrambi gli occhi nel tentativo di capire meglio.
Il cliente potrebbe controbattere in questo modo:
- Cliente: La vita come la musica… ?!?
Se questo fosse il caso devi essere pronto a cogliere la sua incertezza e a volgere, come nel primo caso, la sua attenzione sugli aspetti positivi della metafora.
Potresti guidare il tuo cliente in questo modo:
- Coach: Già, la vita come la musica! Ma cosa credi volesse comunicare l’autore in questo caso? Stava parlando di tutte queste cose meravigliose e poi se ne è uscito con questa frase: la vita è come la musica. Tu ascolti musica?
- Cliente: Sì a volte.
- Coach: Ma che cosa ci potrebbe trovare l’autore di così meraviglioso nella musica?
A questo punto puoi procedere come nella prima casistica, quella in cui la metafora è immediatamente accettata.
Ottenere i tre – cinque approfondimenti e fare il collasso delle ancore.
Questo è semplicemente uno dei numerosi modi per utilizzare le metafore nelle tue sessioni di coaching.
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Ciao
Simone