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Come iniziare una sessione di coaching in maniera straordinaria

Come iniziare una sessione di coaching

Me lo ricordo come se fosse ieri; ero di fronte ai miei primi clienti di coaching e, sebbene avessi già alcune conoscenze di PNL, non avevo nessuna idea di come iniziare una sessione di coaching in maniera straordinaria.

Questa era una situazione che mi turbava da qualche tempo poiché nei primi minuti della sessione ero particolarmente nervoso.

In questi primi minuti molte volte si determina l’esito della sessione e, magari, anche della collaborazione futura con il cliente.

Oggi per me iniziare una sessione di coaching non è più un problema.

Questo è dovuto essenzialmente a due ragioni:

  1. il mio inconscio ha automatizzato le tecniche che ti presenterò in questo articolo;
  2. non mi sono mai stancato di imparare, di crescere e di approfondire il coaching e la PNL, e questo ritengo sia un aspetto fondamentale per i coach, giusto?

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Prima di arrivare in questa situazione in cui il mio inconscio ha automatizzato tutto quello che deve essere fatto per iniziare una sessione di coaching in maniera straordinaria, ho dovuto adottare un metodo ben studiato.

In quest’articolo ti presento quindi il metodo che ti suggerisco di adottare fino al momento in cui il tuo inconscio non prende il sopravvento.

Prima di iniziare una sessione di coaching

Il segreto per iniziare una sessione di coaching in maniera straordinaria risiede nel tuo stato.

Lo stato è la situazione fisica e mentale in cui ti trovi in un determinato momento.

Il tuo stato potrebbe essere sereno, rilassato, aperto.

Oppure, come accade alla maggior parte dei coach alle prime armi, e per alcuni ancora dopo anni di esperienza, lo stato potrebbe essere teso, nervoso, agitato, insicuro, eccetera.

Chiaramente avrai già capito che per iniziare una sessione di coaching in maniera straordinaria devi possedere uno stato utile a tale scopo.

Ma come fare a generare un simile stato?

Semplice, ci sono numerose strategie che si possono adottare, eccone alcune in modo che anche tu possa iniziare una sessione di coaching in maniera straordinaria.

Coach State

Una delle tecniche più complete per arrivare con il giusto stato alla sessione è il Coach State.

Questa tecnica della programmazione neuro linguistica, ti permette di arrivare pronto su tutti i punti di vista per supportare il tuo cliente in maniera ottimale durante la sessione.

Il termine Coach in questo caso è l’acronimo delle seguenti parole:

C: Centered, in italiano “centrato”. Essere centrato significa essere nel qui ed ora, presente e senza nessun disequilibrio.

O: Open, ossia “aperto”. Essere aperti significa accettare quello che capita di fronte a te, senza nessun giudizio.

A: Alert, aweake and aware, in italiano “attento, sveglio e consapevole”.

C: connected, ossia “connesso”. Mentre svolgi sessioni di coaching non solo devi essere connesso con il cliente, ma anche con te stesso e lo spazio attorno a te. Questa connessione ti permette di accedere alle tue risorse per supportare il cliente al meglio.

H: hold the space, in italiano “supportare lo spazio”. Durante la sessione il tuo ruolo è di supportare lo spazio dove avviene la sessione con il cliente. Supportare lo spazio significa gestire tutto quello che accade da uno stato di calma, compostezza e ricco di risorse utili. Quando lo spazio è propriamente supportato il cliente è libero di esprimersi, di comportarsi e di essere totalmente se stesso, senza che sia giudicato.

In questo luogo il coach possiede tutte le risorse per aiutare il cliente e non lascia entrare le paure, la rabbia, la tristezza e le altre risorse negative.

La tecnica del Coach State è una tecnica molto utile non solo per gestire lo stato all’inizio di una sessione di coaching, ma anche per qualsiasi evento importante.

Oltre al Coach State la PNL si rivela molto utile per gestire il tuo stato prima e durante una sessione di coaching.

Altre tecniche che potresti utilizzare a tale scopo includono:

  • l’ancoraggio e il cerchio dell’eccellenza;
  • il map across classico e il map across di convinzioni;
  • le tecniche del Nuovo Codice PNL;
  • eccetera.

Ora, una volta che il tuo stato è idoneo a iniziare la sessione, facciamo un passo ulteriore.

Come iniziare una sessione di coaching – L’incontro con il cliente

Una volta che sei acceduto ad uno stato utile per la sessione di coaching, sei pronto per la seconda fase, l’incontro con il cliente.

In questa fase si applicano semplicemente le regole delle buone maniere.

Puntualità

Come iniziare una sessione di coaching PNL

La puntualità per un coach è un aspetto fondamentale.

Assicurati quindi di essere puntuale, sia che svolgi la sessione nel tuo ufficio, via Skype oppure in un bar.

Assicurati di conoscere il luogo dell’incontro e di arrivare con qualche minuto di anticipo.

Essere puntuali è un segno di rispetto e affidabilità.

Abbigliamento adeguato

Sebbene l’abito non fa il monaco, sono dell’opinione che avere un certo decoro sia importante.

Sia per una questione d’immagine sia di autorevolezza, quest’ultima in particolare se svolgi anche sessioni d’ipnosi.

Per queste ragioni capelli e barba curati, abbigliamento consone alla situazione e agli usi e costumi del tuo cliente sono per me essenziali.

Ricordati “people like people like them”, le persone amano le persone che sono come loro.

Presentarti quindi da un cliente che è il CEO di una banca con una tuta da ginnastica non è probabilmente la decisione più saggia che tu possa prendere.

Postura

Una buona impressione è trasmessa anche dalla tua fisiologia.

Una postura adeguata trasmette sicurezza in te stesso.

Le persone sicure hanno un karma positivo che attira le altre persone.

Postura eretta, petto e spalle leggermente all’infuori e mento lievemente rivolto all’insù ti aiutano a trasmettere questa sicurezza in te stesso.

Non esagerare con questi tratti poiché potresti cadere nella trappola di trasmettere, anziché sicurezza in te stesso, arroganza e mancanza di rispetto.

Stretta di mano

La stretta di mano deve essere decisa.

Ricorda però, di adattare la tua forza a dipendenza se stai stringendo la mano di un uomo, di una donna o di una persona anziana.

La stretta non deve essere troppo oscillante e non deve durare in eterno, generalmente 2-3 secondi bastano.

Cerca inoltre di non inclinare la tua mano.

Una mano con li tuo palmo rivolto verso il basso potrebbe essere recepita dall’inconscio del tuo cliente come un’indicazione di superiorità, viceversa d’inferiorità se il palmo è rivolto verso l’alto.

Sorridi genuinamente

Un sorriso è contagioso e segno di positività.

Non fingere il sorriso perché anche in questo caso l’inconscio del tuo cliente lo recepirebbe e potresti venire percepito come una persona falsa.

Se non riesci a creare un sorriso genuino, pensa alle soddisfazioni che otterrai nell’aiutare il tuo cliente o alle opportunità positive che ti si presenteranno grazie all’incontro con questa persona.

Contatto visivo

Sia durante l’incontro, sia durante la stretta di mano mantieni il contatto visivo con il tuo cliente.

Oltre che a mostrare sicurezza in te stesso, il contatto visivo ti permette d’iniziare a carpire informazioni importanti per la sessione di coaching, fra cui i movimenti oculari, il linguaggio non verbale, eccetera.

Attenzione agli aspetti culturali.

In alcune parti del mondo e con alcune culture il contatto visivo non è appropriato.

Come iniziare una sessione di coaching – soft talk

Una volta che hai stretto la mano al tuo cliente e vi siete seduti è il momento del soft talk.

Il soft talk è essenzialmente una breve chiacchierata per conoscere il tuo cliente e per iniziare a creare un clima rilassato e di fiducia.

Come iniziare una sessione di coaching programmazione neuro linguistica

Generalmente i seguenti temi si prestano molto bene a questo scopo:

  • vacanze, tempo libero e hobby;
  • famiglia, in particolare se conosci già la composizione famigliare del cliente, fra cui moglie, marito, figli, genitori;
  • lavoro.

In tutti i casi cerca di mettere il focus del soft talk sul tuo cliente, evita per esempio quindi di raccontare dalla A alla Z le tue vacanze.

Inoltre metti l’accento su quello che è positivo.

Potresti per esempio dire al tuo cliente:

  • Sei appena ritornato dalle vacanze se non ricordo male, dimmi un po’ che cosa ti è piaciuto di più di questa vacanza?

Evita generalmente di parlare di temi politici, religiosi e sessuali che potrebbero creare disaccordi o imbarazzo.

Come iniziare una sessione di coaching – Creare rapport

Durante il soft talk puoi iniziare a creare rapport con il tuo cliente.

Il rapport è la situazione in cui la relazione è caratterizzata da fiducia e comfort tra le parti.

Il rapport è creato rispecchiando il linguaggio:

  • verbale, quello che il cliente dice e le sue parole chiave;
  • para verbale ossia il tono, il volume e la velocità che il cliente utilizza per esprimersi;
  • non verbale, ossia la sua postura e i gesti che utilizza.

Come iniziare una sessione di coaching – Le prime domande

Una volta che percepisci che il cliente è a suo agio e si è instaurato il giusto rapport nella relazione puoi iniziare la sessione di coaching.

La sessione di coaching deve essere iniziata lasciando al cliente totale possibilità di scegliere la direzione della sessione stessa.

Le seguenti domande ti assicurano di ottenere quest’obiettivo:

  • Su che cosa vuoi essere coacchato oggi?
  • Su che cosa vuoi lavorare oggi?
  • Che cosa ha fatto sì che prendessi un appuntamento con me?
  • Che cosa vuoi percepire in maniera differente?
  • Se domani ripensassi alla nostra sessione, che cosa ti farebbe dire che è stata una sessione ben investita?

Tutte queste domande sono prive di imposizione di contenuto.

Questo lascia al cliente la totale decisione di scegliere la direzione della sessione e non è influenzato dalle tue parole.

Domande che invece influenzerebbero la direzione della sessione sono per esempio:

  • Che cosa vuoi migliorare?
  • In che cosa ti posso aiutare?
  • Quali sono i tuoi problemi che ti hanno portato qui oggi?

Le parole in grassetto sono esempi di imposizioni di contenuto che devi evitare a meno che il cliente non le abbia appena menzionate.

Nel caso questa non sia la prima sessione con questo cliente, puoi riassumere quanto fatto in quella precedente o, se preferisci, farlo riassumerlo al cliente e proseguire con le seguenti domande:

  • Che cosa è migliorato dall’ultima volta?
  • Quali passi positivi hai intrapreso dall’ultima volta?
  • Dove hai percepito dei miglioramenti dall’ultima sessione?

Con uno stato utile, le buone maniera, il soft talk, il rapport e le prime domande di coaching la sessione non può che iniziare in maniera straordinaria.

Ora, come proseguire la sessione di coaching in maniera straordinaria?

Per scoprire come proseguire la sessione scarica il report gratis Vivi la tua vita in modo straordinario con la PNL in questo modo accrescerai ulteriormente le tue conoscenze.

Inoltre metti subito in pratica queste strategie e fammi sapere come ti sono state utili commentando l’articolo oppure scrivendolo nella gruppo Facebook PNL Coaching Club.

Fa la differenza che fa la differenza.

Ciao

Simone

 

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