Ormai lo conosciamo tutti: è il life coach più famoso e ricco del mondo, è un esperto di “peak-state” (l’arte di essere in uno stato emotivo a totale supporto dei tuoi obiettivi), ha scritto libri sulla PNL, conduce seminari di fronte a 5000 persone. Certo, hai indovinato, è proprio Anthony Robbins o anche Tony Robbins.
Tony ha l’abilità straordinaria di spezzare le convinzioni limitanti delle persone che sta coacchando in pochi istanti, e nei suoi seminari riesce a motivare i partecipanti in maniera tale da farli camminare sui carboni ardenti.
Molto probabilmente avrai già visto qualche video di Anthony Robbins su YouTube o su TED che ti ha motivato all’istante e, per un attimo, hai dimenticato i tuoi problemi.
Terminata l’energia del video di Anthony Robbins, purtroppo la cruda realtà ti si presenta di nuovo davanti agli occhi e i tuoi problemi non sono magicamente spariti.
Ti sei quindi già chiesto come puoi utilizzare Tony Robbins a tuo vantaggio per farti coacchare da lui gratuitamente per tutte le sessioni che vuoi?
Beh, se sei curioso, io conosco la risposta e settimanalmente riesco a strappare una sessione a Tony Robbins grazie a un segreto che in pochi conoscono. Questo segreto si chiama programmazione neuro linguistica, e più in particolare “tecnica dell’advisor”, che fa parte delle posizioni percettive della PNL.
Questa tecnica ti permette di generare e ricevere consigli, suggerimenti e affermazioni positive per superare il tuo problema, che sia esso una convinzione limitante, una paura, una decisione da prendere, uno stato emotivo non a supporto dei tuoi obiettivi e così via.
L’obiettivo di questo articolo è proprio come utilizzare questa tecnica e farti coacchare gratis da Anthony Robbins o da qualsiasi altra persona o cosa che tu desideri.
Certo non è un errore di battitura, ti sorprenderai quando scoprirai che puoi anche farti coacchare da un animale, dalla tastiera del tuo computer o addirittura anche dal sole, basta usare la fantasia e approcciare questa tecnica a mente aperta.
Chiarisci il tuo problema
Per eseguire la tecnica dell’advising la prima cosa da fare è quella di chiarire il tuo problema.
Per procedere a questo step, definisci esattamente qual è il tuo problema, quando lo percepisci, dove lo percepisci e che cosa vorresti ottenere.
Per questa fase potrebbe essere utile rispondere per iscritto alle seguenti domande – (per ogni domanda ho indicato una risposta esemplificativa):
- Qual è il mio problema?
Non so come comportarmi con i miei dipendenti quando commettono degli errori grossolani che potrebbero avere impatti rilevanti a livello aziendale. - Quando percepisci il problema?
Percepisco il problema quando il dipendente viene e mi comunica l’errore che ha commesso, dopodiché continuo a pensare a come dovrei comportarmi fino a fine giornata. - Dove percepisci il problema?
Percepisco il problema quando sono in ufficio e a casa. - Cosa vorresti ottenere in relazione al tuo problema?
Vorrei ottenere dei consigli su come comunicare ai miei dipendenti l’importanza di non commettere questi errori senza rovinare la relazione professionale e di amicizia che abbiamo.
Identifica il tuo coach o prova con Anthony Robbins
Una volta chiarito il tuo problema puoi procedere con l’identificazione del coach che reputi adatto alla risoluzione del tuo problema.
Identificare il coach non sempre è cosa semplice: nella mia esperienza ho notato che questo può variare in base alla situazione e alla persona.
Ti invito a essere flessibile, e se non ottieni dei buoni consigli dal primo coach, scegline tranquillamente un altro.
Il coach non deve per forza essere Tony Robbins, anche se molto spesso mi è capitato che per problemi di performance e peak-state, Tony ha funzionato a meraviglia.
Per problemi di altro tipo, come per esempio il prendere delle decisioni importanti oppure la paura delle incertezze professionali, per citarne solo alcune, sentiti libero di scegliere il coach che ti ispira più fiducia e di cui apprezzi le sue abilità.
La scelta del coach può variare quindi in tutti gli ambiti della vita, fra i quali:
- personaggi dei film televisivi e dei disegni animati (Superman, Rocky o Dragon Ball);
- personaggi della storia (Thomas Edison, Giovanna D’Arco);
- personaggi dello sport (Mike Tyson, Roger Federer);
- imprenditori di successo (Steve Jobs, Richard Branson);
- personaggi comuni (un tuo famigliare, amico, compagno di scuola, collega);
- un animale (la volpe, il leone, la formica)
- un oggetto o cosa (la tastiera del tuo pc, il sole, la lampada del soffitto).
Ecco un breve elenco di situazioni che ho trattato con i miei clienti e i relativi coach utilizzati.
Autostima, coraggio e simili
In questo contesto, i personaggi della Marvel, di altri film o dei disegni animati l’hanno spesso fatta da padrona, sebbene sono stati utilizzati anche altri coach:
- Superman;
- Batman;
- William Wallace (Braveheart);
- Dragon Ball;
- Anthony Robbins;
- un leone.
Incertezze professionali / decisioni imprenditoriali
Chi meglio dell’imprenditore che più stimi può darti consigli in merito alle tue scelte professionali? In questa categoria ho incontrato:
- Steve Jobs;
- Richard Branson;
- Tony Robbins;
- Bill Gates.
Scarsa motivazione
Per risolvere questo problema spesso i miei clienti hanno utilizzato coach del mondo dello sport: la fede sportiva e i sacrifici fatti da questi personaggi, sono spesso fonte d’ispirazione per molte persone:
- Roger Federer;
- Rafael Nadal;
- Mike Tyson;
- Rocky;
- Forrest Gump.
La lista potrebbe estendersi all’infinito, ci tengo ancora a sottolineare che non per forza devi scegliere un vero coach, lasciati trasportare dalla fantasia e scegli quello che senti essere più appropriato per te.
Prepara il Setting
Una volta identificato il tuo coach, è il momento di preparare il “setting” per svolgere la tecnica.
Per fare questo, segnala tre posizioni al suolo utilizzando dei fogli di carta o altri oggetti che reputi appropriati. Chiameremo queste posizioni P1 (che rappresenta te stesso), P2 (che rappresenta il coach) e PN (una posizione neutra).
Genera i consigli
Una volta chiarito il problema, identificato il coach e preparato il setting, puoi iniziare a svolgere la parte più interessante della tecnica.
Spostati in P1 e immagina che di fronte a te, in P2, ci sia il tuo coach. Descrivigli il tuo problema, che cosa vorresti ottenere in relazione al tuo problema e chiedigli un consiglio (per svolgere questa fase può aiutarti chiudere gli occhi).
Dopo aver chiesto il consiglio, esegui un break-state camminando in PN, facendo qualche saltello, scuotendo le braccia e pensando per esempio a che cosa hai mangiato la scorsa domenica.
Ora da PN spostati in P2 e immagina di entrare nel suo corpo e di ragionare come se fossi lui.
Una volta sintonizzatoti con il tuo coach immagina che di fronte a te in P1 ci sei tu (per svolgere questa fase può aiutarti chiudere gli occhi).
Ora utilizzando la rappresentazione interna e la fisiologia del tuo coach, datti almeno 3-5 consigli su come affrontare il problema.
Se vuoi, puoi anche ripeterti qualche affermazione positiva, che non fa mai male in queste occasioni.
Terminata questa fase, esegui un break-state camminando in PN, facendo qualche saltello scuotendo le braccia e pensando per esempio a qual è l’ultimo film che hai visto al cinema.
Ottieni i consigli
A questo punto puoi ricevere i consigli del coach.
Torna quindi in P1, immagina nuovamente di avere di fronte a te il tuo coach e ascoltalo mentre ti fornisce i consigli e le affermazioni positive che hai generato in precedenza (per svolgere questa fase può aiutarti chiudere gli occhi).
Fai infine un controllo di come ti senti ora in merito al tuo problema: dovresti sentirti molto più in chiaro e rassicurato.
Se questo non è il caso ripeti la tecnica con altri consigli o con un altro coach Se non lo hai utilizzato, prova proprio Anthony Robbins, ti assicuro funziona molto bene.
Continua a seguirci se vuoi capire in che altri ambiti possono essere utilizzate le posizioni percettive nel contesto della PNL.
Inoltre, per incontrare altri appassionati di programmazione neuro linguistica, vieni a trovarci sulla nostra pagina facebook e facci sapere quali risultati hai ottenuto con l’utilizzo di questa tecnica e in particolare se utilizzare Anthony Robbins come coach ha fatto la differenza, che fa la differenza.
Diventa il coach della tua vita.
Al tuo successo.