Come cambiare un comportamento con la PNL? Scopriamolo assieme!
Benvenuto alla serie le 5 migliori tecniche PNL.
In questa serie di articoli elencherò le 5 migliori tecniche PNL per raggiungere un obiettivo o risolvere un problema specifico.
In questo articolo mi focalizzerò sui comportamenti e ti spiegherò come cambiarli utilizzando la PNL.
Procediamo quindi con ordine.
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Per cambiare un comportamento con la PNL, e non impiegare i famosi 21 giorni come alcune teorie suggeriscono, è necessario capire che cosa scatena il comportamento stesso.
Magari potresti pensare che capire che cosa scatena il comportamento per poterlo cambiare non è una grande novità.
Forse hai ragione, allo stesso tempo segui il mio ragionamento attentamente e potresti essere sorpreso da quello che scoprirai.
In programmazione neuro linguistica (PNL) il comportamento è solo la punta dell’iceberg di un processo alquanto complesso.
Scopriamo assieme tutto quello che devi sapere.
Come funziona la mente
Per scoprire come cambiare un comportamento, è necessario capire come funziona la mente.
La realtà
La tua mente è soggetta a un incredibile numero d’informazioni.
Alcune teorie stimano questo numero essere di 2.2 milioni di bit / secondo.
Questo significa che ad ogni secondo, sei soggetto a una vastità d’informazioni.
Queste informazioni potrebbero riempire la memoria del tuo telefono cellulare di ultima generazione in meno di 5 giorni.
Ora per non sovraccaricare la tua mente, la mente stessa filtra questa informazioni attraverso il focus, quello a cui tu consciamente poni attenzione, e l’informazione viene cancellata, generalizzata e distorta.
Questo processo genera quella che tu chiami realtà, questa realtà è composta da 126 bit / secondo d’informazioni.
Le informazioni della realtà ti sono presentate sotto forma di immagini, suoni, sensazioni gusti e odori.
Per rendere l’idea, sempre utilizzando l’esempio del telefono cellulare, la realtà alla quale riesci a porre attenzione in 5 giorni, è paragonabile allo spazio di memoria occupato da una fotografia di buona qualità.
Ora, a causa di questo processo di cancellazione, generalizzazione e distorsione dell’informazione, puoi capire da te che quella che tu chiami realtà, ben poco rappresenta la verità.
Metaforicamente la tua realtà potrebbe essere rappresentata come la copertina di un libro.
Il significato della realtà
In seguito a questo processo di filtraggio delle informazioni, la tua mente assegna un significato alle immagini, suoni, sensazioni gusti e odori con le quali è venuta in contatto.
Attraverso questo processo assegni quindi un significato alla realtà definendola, in maniera molto semplicistica, bella o brutta.
Proseguendo con la metafora del libro, dopo aver visto la copertina, trai le conclusioni su tutto il libro e sostieni quindi che il libro è bello oppure brutto, senza mai però averlo letto.
I comportamenti
Ora che hai capito che cosa è veramente quella che tu chiami realtà, e come assegni un significato ad essa, sei pronto a compiere il passo successivo.
I tuoi comportamenti sono generati dal significato che tu hai assegnato alla realtà.
Se quindi hai assegnato dei significati utili, la tua realtà ti supporta e i tuoi comportamenti saranno utili al raggiungimento dei tuoi obiettivi.
Se invece hai assegnato dei significati limitanti, la tua realtà non ti supporta e i tuoi comportamenti non saranno utili al raggiungimento dei tuoi obiettivi.
I tuoi comportamenti sono quindi una funzione del significato che hai assegnato alla tua realtà, quest’ultima è una funzione del tuo focus, quello a cui tu consciamente poni attenzione.
Il metodo più logico quindi per cambiare i tuoi comportamenti è quello d’intervenire alla fonte e cambiare il tuo focus.
Cambiare il tuo focus può però essere utile per cambiare tutto quello che riguarda il qui ed ora, allo stesso tempo non influenza, o influenza in maniera limitata, il significato che hai assegnato fino ad ora alla realtà.
Cambiare un comportamento con la PNL
Dopo questa importante introduzione, sei pronto a capire come cambiare un comportamento con la PNL.
Per fare questo lascia che ti spieghi che cosa significa PNL e per farlo seguirò l’ordine dell’acronimo inglese NLP.
N, neuro è la mente che recepisce attraverso i tuoi cinque sensi la realtà.
L, linguistica è il processo di assegnazione del significato alla realtà che è stata recepita attraverso i tuoi sensi.
P, programmazione sono i tuoi comportamenti che sono una funzione di neuro e di linguistica.
I tuoi comportamenti sono quindi una funzione di neuro e di linguistica, proprio come dicevamo prima.
Per cambiare i tuoi comportamenti, ti basta quindi modificare la parte neuro o la parte linguistica e di conseguenza si modificano i tuoi comportamenti.
Le mappe del mondo per cambiare un comportamento con la PNL
Abbiamo appena detto che i tuoi comportamenti, programmazione, sono una funzione di neuro e di linguistica.
Neuro e linguistica sono due sotto mappe della tua mappa del mondo e possono essere descritte nel seguente modo:
- la mappa neurologica, neuro N, ossia le immagini, suoni, sensazioni, gusti e odori che vedi quando interagisci con il mondo. Questa mappa può essere cambiata attraverso tecniche di PNL quali:
- le submodalità;
- gli ancoraggi;
- e così via.
- la mappa linguistica, linguistica L, ossia la mappa di tutti i significati linguistici che la tua mente ha assegnato alla mappa neurologica. Questa mappa può essere cambiata attraverso tecniche di PNL quali:
- il meta model, in italiano meta modello;
- il reframing, in italiano la ristrutturazione;
- e così via.
Ora che hai capito che per cambiare un comportamento è possibile agire a monte, ossia a livello della mappa neurologica oppure a livello della mappa linguistica, lascia che ti spieghi le tecniche di PNL più adatte a lavorare sui comportamenti.
Tecnica #1 per cambiare un comportamento con la PNL: Swish
Lo swish, assieme all’ancoraggio, è una delle tecniche più famose della PNL in quanto è insegnato nei corsi PNL Practitioner.
Purtroppo la sua interpretazione è spesso sbagliata, proprio come è capitato a me agli inizi di questo blog, quando non avevo imparato lo swish correttamente (leggi l’articolo con la tecnica dello swish interpretata in maniera errata).
Lo swish è una tecnica per modificare i comportamenti oppure anche stati di leggera entità.
La tecnica è da implementare per comportamenti che sono scatenati da trigger visivi.
Questo significa che la tecnica va utilizzata quando il comportamento indesiderato è scatenato da qualche cosa che vedi, sia questo qualche cosa che vedi nell’ambiente, sia che lo vedi nella tua mente.
Generalmente lo swish è erroneamente eseguito decidendo consciamente il nuovo comportamento che si desidera adottare.
Per esempio se vuoi utilizzare lo swish per smettere di fumare, decidi consciamente che il comportamento desiderato è prendere tre respiri profondi.
Questo modo d’interpretare lo swish può avere i suoi effetti positivi, allo stesso tempo è limitante per l’inconscio, in quanto lo limita ad un unico comportamento e, oltre a ciò, un comportamento scelto dalla mente conscia.
Invece di decidere consciamente il comportamento desiderato, è preferibile creare una nuova identità, capace di erogare comportamenti diversi in sostituzione del comportamento di fumare la sigaretta.
In questo modo l’inconscio sarà più libero di decidere quali comportamenti alternativi erogare.
Tecnica #2 per cambiare un comportamento con la PNL: Six step reframe
Il six step reframe è una tecnica molto molto flessibile, essa infatti può essere applicata, a mio modo di interpretare la tecnica, su qualsiasi comportamento e stato.
La nascita della tecnica è molto discussa, c’è chi sostiene che è stata inventata da John Grinder, mentre secondo alcuni invece, è stata modellata da Milton H. Erickson durante i primi decenni di vita della PNL.
Fondamentalmente grazie a questa tecnica, l’inconscio è invitato a generare almeno tre comportamenti alternativi, in sostituzione del comportamento attuale.
Questa tecnica mi piace in maniera particolare in quanto pone la sua attenzione su diversi elementi.
Prima di tutto i comportamenti sono scelti dall’inconscio e non dalla mente conscia.
In secondo luogo i comportamenti alternativi sono almeno tre.
Questo permette all’inconscio di avere flessibilità di scelta, diversamente da quello che succede nelle tecniche PNL dove il comportamento è limitato ad una scelta sola.
Inoltre, i nuovi comportamento devono essere ecologici, ossia rispettare te stesso, gli altri e il mondo / universo.
Infine i nuovi comportamenti devono soddisfare l’intenzione positiva del comportamento attuale, in questo modo non vi è il rischio di ricadere nel guadagno secondario o, per lo meno, il rischio è limitato.
Tecnica #3 per cambiare un comportamento con la PNL: Generatore di nuovi comportamenti
Il generatore di nuovi comportamenti è una tecnica specifica per modificare qualsiasi comportamento indesiderato.
La tecnica è molto semplice allo stesso tempo potente ed efficace.
Il generatore di nuovi comportamenti ti offre la possibilità di diventare il regista della tua vita e di creare il film del comportamento che desideri adottare in sostituzione di quello non desiderato.
La tecnica ti fornisce inoltre la possibilità di testare il comportamento desiderato nella tua mente e di modificare eventuali resistenze rendendolo desiderabile, fattibile e possibile.
Tecnica #4 per cambiare un comportamento con la PNL: Compulsion blow-out
Il nome della tecnica compulsion blow-out potrebbe essere tradotto con il distruttore di compulsioni.
La compulsione è uno stimolo che scaturisce in un comportamento, per esempio abbuffarsi, fumare, bere, eccetera.
Questa è una di quelle tecniche che, quando s’iniziano, devono essere portate a termine con successo, altrimenti vi è il rischio di aumentare la compulsione.
A ragione di questo motivo, se non sei più che esperto, t’invito dall’astenerti di utilizzare la tecnica.
Inoltre, se sei esperto e decidi di utilizzare la tecnica, t’invito a fare un follow-up con il tuo cliente nelle 48-72 ore successive dalla vostra sessione.
Al termine della tecnica il cliente non solo deve percepire che la compulsione è sparita, bensì deve anche avere una rappresentazione interna positiva del suo futuro senza la compulsione.
Il compulsion blow-out è una tecnica avanzata delle submodalità ed è generalmente insegnata durante un corso PNL Master Practitioner.
Il compulsion blow-out lavora innanzitutto sulle soglie, ossia dei limiti delle submodalità che, una volta raggiunti, non permettono più il ripristino della situazione iniziale, nel nostro caso il comportamento che vuoi cambiare.
Successivamente la tecnica integra anche uno swish, in modo da creare l’immagine di un futuro desiderabile senza la compulsione.
Grazie a questa tecnica è possibile eliminare la compulsione che scatena il comportamento indesiderato.
Tecnica #5 per cambiare un comportamento con la PNL: Metafore
Le metafore, in ambito di cambiamento, sono una tecnica che deriva dall’ipnosi che, allo stesso tempo, sono utilizzabili anche durante il coaching PNL.
Questa tecnica non può essere auto applicata in quanto il messaggio della storia deve essere il più possibile tenuto lontano dalla consapevolezza di chi riceve la metafora.
Le metafore sono molto semplici da costruire, allo stesso tempo trovarne di eleganti e nascoste dalla mente conscia del cliente potrebbe non sempre essere così semplice.
Per costruire una metafora per prima cosa è necessario identificare il comportamento indesiderato.
Successivamente, attraverso il lateral chunking, bisogna trovare un esempio di comportamento simile a quello non desiderato per ricalcare l’esperienza del cliente.
Un esempio banale potrebbe per esempio essere quello di utilizzare la metafora della dipendenza del casinò per ricalcare il comportamento della dipendenza dalla sigaretta.
Questo esempio di metafora non è molto nascosto dalla mente conscia del cliente, in questo caso quindi è altamente possibile che la metafora venga rigettata dal fattore critico.
Una metafora più nascosta potrebbe essere quella di un comportamento compulsivo a pulire le mani oppure a fare le pulizie di casa.
Una volta ricalcato il comportamento indesiderato con la prima parte della metafora, è necessario inserire delle risorse, preferibilmente interne al cliente, che permettono di arrivare alla soluzione del problema.
Se la metafora è ben costruita, il fattore critico del cliente, la mente conscia, non ha idea della relazione tra la storia e il comportamento indesiderato.
L’inconscio invece, dato che lavorare per associazioni, non solo riconosce la correlazione, bensì riconoscerà anche la soluzione e la applicherà in modo da sostituire il comportamento indesiderato.
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Simone